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L'envers du décor

Festival Babel, 2020

L’envers du décor, il progetto proposto e realizzato dagli artisti Anna Leader e Karim Forlin, si presenta in parte sotto forma di scultura – con strutture geometriche costruite con listelli di legno dipinti in vari colori e assemblati sia ortogonalmente sia in maniera più espressionista – e in parte sotto forma di mobilio: tavoli bassi e sgabelli in legno composti da parallelepipedi modulari che possono venire sovrapposti per trasformarsi in scrivanie, e i cui interni dipinti possono risultare visibili o meno, a seconda della loro disposizione nello spazio.

L’installazione si presenta come una durata che mette in risalto i propri limiti, che sembra già trascorsa e ancora di là da venire. Gli elementi, sparpagliati o raggruppati, vanno a creare un paesaggio inquadrato o fuori sesto, fittizio o reale. Qui diventano il luogo del decoro e in tal modo si demitizzano. Là, tremano e rifiutano funzione o geometria. L’envers du décor prende vita in modo libero e imperfetto, dialogando con “il luogo del decoro”: nello scambio, si coniugano e si offrono significato.

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